TOPO ATHLETIC ZEPHYR RECENSIONE
Topo Athletic Zephyr una categoria di scarpa a sé
Quando ho avuto la Topo Athletic Zephyr tra le mani, poi nei piedi, ho avuto bisogno tempo per interpretarla e apprezzarne le singolari qualità. Un po’ è colpa mia, perché l’abitudine a ragionare per categorie (non solo per le scarpe) porta sempre a voler trovare dei cluster di riferimento. Le categorie risolvono e migliorano la vita, però sono anche limitanti, mettono dei paletti che spesso sono forzature e a volte non ci fanno comprendere qualcosa o qualcuno. Un po’ è stata la Zephyr che richiede di farsi esaminare con attenzione, con alcune sue soluzioni che escono dagli schemi, ma andiamo per gradi.
Topo Athletic Zephyr – Anatomia della scarpa
Scarpa ammortizzata, peso scarpa uomo 272 g (taglia 9) – donna 215 g (taglia 7 W), drop 5 mm, altezza da terra 28 mm – 23 mm, con il plantare di 5 mm Ortholite®, intersuola con uno strato leggero in Eva e con il nucleo in ZipFoam™, che avevamo già visto nella recensione delle Topo Athletic Phantom . ZipFoam™ è una miscela di EVA e TPU che ha una minore compressione rispetto al tradizionale EVA attraverso una doppia densità: più morbido nello strato a contatto del piede, più solido sul fondo.
La Topo Athletic Zephyr richiama nella calzata le sensazioni provate con la Fli Lyte 3 , ma non la “destinazione d’uso”. La tomaia in mesh traspirante veste adattandosi bene al piede e il tipico spazio molto ampio di Topo Athletic per le dita del piede. Comoda anche il collarino morbido e la linguetta della scarpa ben foderata. Il plantare Ortholite®, visto in altri modello Topo Athletic, aumenta il comfort della scarpa.
La novità è la piastra in Pebax (si tratta di elastomero rigido) posizionato nell’intersuola e visibile dalla suola della scarpa. Oggi quando si sente parlare di piastra si pensa subito ad elementi capaci di aumentare la performance, migliorando la risposta della spinta del piede nella fase di propulsione. Nella piastra in questione non è propriamente così, un primo indizio lo troviamo nella scritta sopra la piastra stessa “plantar flexion stabilizer”. Una piastra per migliorare la stabilità o meglio per migliorare la fase di transizione, per “guidare” al meglio il piede nella fase di spinta.
Non è questo comunque un miglioramento della prestazione ?
Credo di sì, bisogna fare chiarezza su questo aspetto. L’allenamento e i materiali hanno la finalità di gestire (risparmiare) al meglio l’energia per fare più km, possibilmente nel tempo minore rispetto alla distanza da percorrere. A volte questo obiettivo, nelle scarpe, è tradotto con un aumento dell’ammortizzazione, che penalizza la velocità in senso assoluto, ma permette al runner di fare più km, migliorandone l’efficienza. Altre volte l’obiettivo di “corsa efficace” passa da scarpe il cui ritorno di energia, o meglio la riduzione di perdita di energia ad ogni passo, sia limitato. Questo è il caso delle Topo Athletic Zephyr: la piastra in Pebax permette una transizione rapida ed ottimale rendendo il gesto tecnico più efficace, abbinando questa soluzione ad un’intersuola con bassa compressione in una scarpa di peso non elevato, si ha il miglioramento della prestazione grazie al miglioramento dell’economia di corsa.
Topo Athletic Zephyr – La prova su strada
Calzate le Zephyr hanno un feeling immediato, comodità ritrovata già in altri modelli Topo Athletic. La scarpa nei primi km di corsa ti chiede del tempo per farsi conoscere. La Zephyr è una scarpa che si comporta meglio a ritmi non troppo tranquilli. A ritmi lenti resta Zephyr è una scarpa comoda in cui si sente l’ammortizzazione, la piastra fa un po’ di rumore e la rigidità (con rigidità intendo la risposta della scarpa e la sua efficacia) non si esprime al meglio. A ritmi veloci, con il drop che aiuta ad avere un appoggio efficace di avampiede, la scarpa va via molto meglio. Una scarpa che favorisce, ed è favorita, da una cadenza elevata, più che da ampie falcate e una corsa rimbalzata (che di per sè non è una corsa efficace). La scarpa con l’andare dei km si comporta meglio, la confidenza aumenta. Resta stabile, ti guida bene in un ritmo costante, non stancando la corsa.
Topo Athletic Zephyr – Per chi sono
I runner veloci ed efficaci possono inserire le Zephyr come modello di allenamento per i fondo lento e fondo medio, soprattutto se apprezzate un tipo di scarpa che ammortizzi il giusto, dando una “risposta rapida” alla vostra corsa. I runner performanti, ma direi tutti, dovrebbero dedicare tempo ad allenare la “stiffness” e questo modello può aiutarli. Le Zephyr potrebbero essere usate anche in gara da runner di velocità intermedia, ma andrebbero comunque ben rodate in allenamento, per trovare il giusto feeling.
Topo Atlhetic Zephyr – Conclusioni
Ad inizio articolo ho parlato di categoria a sé. Oggi forse ha sempre meno senso parlare di categorie di scarpe, ma se volessimo inquadrarle potremmo definirle una scarpa ammortizzata per fare dei km, con un buon risparmio di energia, per runner con buone prestazioni, senza i limiti che hanno le scarpe più leggere nel fare molti km, ma senza le caratteristiche della super ammortizzata. Come sempre il consiglio è di rivolgervi ad un negozio specializzato e di provarle voi stessi, ad ogni piede la sua scarpa!
Simone
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Simone Cellini
Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico
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