Quando corre Jacobs alle Olimpiadi e come sta: l’attesa per i 100 metri a Parigi 2024
L’attesa per il lampo azzurro
Marcell Jacobs ogni mattina andando verso il campo ad allenarsi, sudare, curare ogni dettaglio penserà: mesi, anni di lavoro e tutto si risolverà in meno di 10 secondi, possibilmente in meno di 9 secondi e 80 centesimi, il suo personale e tempo realizzato alla finale di Tokyo, che lo ha consacrato 3 anni fa campione olimpico.
10 secondi, è questo il tempo in cui si deciderà una delle gare più attese delle Olimpiadi di Parigi 2024: i 100 metri maschili. E per l’Italia, c’è un nome che brilla più di tutti: Marcell Jacobs. Il campione olimpico in carica si prepara a difendere il suo titolo, portando con sé le speranze di un’intera nazione.
Il giorno della verità: 4 agosto 2024
Segnatevi questa data sul calendario: domenica 4 agosto, il giorno delle semifinali e finali. Il giorno prima (3 agosto) sarà il giorno in cui Jacobs scenderà in pista per le batterie alle 11:45. Se tutto andrà secondo i piani, lo rivedremo domenica 4 agosto alle 20:00 per la semifinale e, incrociando le dita, alle 21:55 per la finale che potrebbe consegnargli il secondo oro olimpico consecutivo.
Come arriva Jacobs all’appuntamento olimpico?
Le sensazioni sono buone. Dopo il trionfo agli Europei e una convincente prestazione a Rieti, dove ha testato la doppietta semifinale, finale vicini, Jacobs sembra aver ritrovato una buona forma. Pochi mesi fa è sceso sotto i 10 secondi, dopo 2 anni che non capitava. Senza dimenticare che si è laureato nuovamente campione europeo, a Roma, ad inizio giugno.
Ma come si è trasformato da promettente atleta a campione olimpico?
La storia di un campione
Per comprendere appieno il percorso di Marcell Jacobs, non perdetevi la puntata dedicata del podcast “STORIE DI RUNNER 451”. Qui potrete ascoltare il racconto dettagliato di come un ragazzo di Desenzano del Garda sia diventato il re della velocità mondiale in soli 9.80 secondi a Tokyo 2020.
Ascolta la storia di Marcell Jacobs
Gli avversari e le sfide
Il campo di partecipanti ai 100 metri olimpici si preannuncia stellare. Jacobs dovrà vedersela con i migliori velocisti del pianeta, ognuno determinato a strappargli la corona. Ma il nostro campione non sarà solo: l’Italia potrà contare anche su Chituru Ali, il secondo azzurro più veloce della storia sui 100 metri.
Speriamo poi di vederli insieme nel quartetto finale della 4 per 100 in finale, volare di nuovo in cima al mondo.
Per fare qualche nome che oggi parte un po’ più avanti di Marcell Jacobs, possiamo fare quello di Noah Lyles, Kishane Thompson, Oblique Seville, Ackeem Blake.
Arrivo da campione, voglio andare via da campione
“Arriverò a Parigi da campione Olimpico e così ci vorrò uscire”, ha dichiarato Jacobs a Olympics.com . “Non andrò solo per cercare la finale, ma andrò là a cercare la medaglia d’oro”.
“Lavoro per questo, mi sto impegnando veramente tanto. Ho stravolto la mia vita per riuscire ad essere al 100% e rivincere questa medaglia”.
“Sento che sto facendo veramente di tutto per arrivare al massimo della forma a Parigi e sono sicuro che riusciremo a toglierci delle soddisfazioni”.
Le dichiarazioni di Marcell Jacobs appena arrivato a Parigi
<<L’emozione è palpabile. Ho ammirato Parigi dall’alto già durante l’atterraggio e non vedo l’ora di esplorare il villaggio olimpico. Sono carico, ma conservo l’energia per le gare del weekend. Queste Olimpiadi saranno un’esperienza completamente diversa da Tokyo, con più opportunità di interazione. Intendo godermi ogni aspetto.>>
Alla domanda sulla sua forma il campione olimpico dei 100 metri ha dichiarato:<< sono contento dei test in allenamento, che sono stati promettenti. Le gambe rispondono bene e punto a una performance eccezionale nel weekend. Ora è il momento di concentrarsi e superare gli altri atleti.>>
Marcell Jacobs non si è tirato indietro, ribadendo ciò che aveva detto mesi prima: <<Come campione olimpico in carica, il mio obiettivo è chiaro: non sono qui solo per partecipare, ma per tornare a casa con una medaglia. La semifinale sarà probabilmente la sfida più impegnativa, data la presenza di numerosi atleti di alto livello. In finale, vincerà chi commetterà meno errori. Sono consapevole della forza dei miei avversari, alcuni dei quali mi preoccupano, ma è normale. Sono in forma come me. Darò il massimo, anzi, il 1000% di me stesso.>>
L’importanza del supporto
In una gara dove ogni millesimo di secondo conta, il supporto può fare la differenza. Jacobs avrà bisogno di tutto il calore del pubblico italiano per replicare l’impresa di Tokyo. E voi, sarete pronti a tifare per lui?
Spesso in Italia abbiamo il vizio di salire e scendere dal carro molto velocemente e di criticare chi tocca la vetta e fatica a rimanerci.
E se ci stringessimo vicino ai nostri campioni?
Come Marcell Jacobs è diventato Marcell Jacobs
La storia di Marcell Jacobs è quella di un atleta che ha sfidato ogni pronostico. Sarà in grado di farlo ancora una volta a Parigi? Per capirlo, scoprite la sua storia, il rapporto con il padre, come è cresciuto atleticamente, come ha affrontato un brutto infortunio e le sue vittorie, tutto in questo podcast.
Foto: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Marcell_Jacobs_(Belgrade_2022)_2.jpg#:~:text=Erik%20van%20Leeuwen%2C%20attribution%3A%20Erik%20van%20Leeuwen%20(bron%3A%20Wikipedia).%2C%20GFDL%20%3Chttp%3A//www.gnu.org/copyleft/fdl.html%3E%2C%20via%20Wikimedia%20Commons
Simone Cellini
Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico
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