FILA Lake Garda 42 2025: una maratona spettacolare tra scenari unici e storie indimenticabili

lake marathon del garda 2025

Dal 4 al 6 aprile 2025 la sponda settentrionale del Lago di Garda si è trasformata in un palcoscenico internazionale per il running, accogliendo la quarta edizione della FILA Lake Garda 42. Un evento che non è solo una gara, ma un vero e proprio festival del podismo: oltre 5.000 runner provenienti da 80 nazioni si sono sfidati lungo i percorsi mozzafiato della maratona LG42 (Limone sul Garda – Malcesine) e della mezza maratona LG21 (Arco – Malcesine), accompagnati da eventi collaterali dedicati a tutte le età e livelli di esperienza.

Atmosfere magiche, come quella del viaggio in traghetto verso la linea di partenza di Limone sul Garda, hanno fatto da cornice a un fine settimana indimenticabile per atleti e famiglie. Il tutto, impreziosito da iniziative come la CXP Trail Run, la FILA Morning Run, e l’entusiasmante LG KIDS riservata ai più piccoli.

I vincitori e i protagonisti della FILA Lake Garda 42

I podi della maratona e della mezza

Nella maratona LG42, a tagliare per primi il traguardo a Malcesine sono stati i tedeschi Tobias Beibl (2:38:16) e Natalie Hansen (3:03:44), entrambi visibilmente emozionati per il percorso suggestivo e per l’energia del pubblico. Sul podio femminile, anche le gemelle lituane Monika Bytautienė e Milda Eimontė, arrivate a pochi secondi dalla vincitrice.

La mezza maratona LG21 ha visto il successo della trentina d’adozione Alessia Scaini (1:20:38), capace di stabilire il nuovo record della manifestazione, e del tedesco Tom Förster, che ha bissato la vittoria del 2023 fermando il cronometro a 1:08:16. Grande partecipazione femminile sulla distanza dei 21 km, con il 60% dei partenti costituito da donne.

maratona del garda

La storia di Serena: un sogno nato sul Lago

Dall’infortunio al traguardo: la rinascita su 42 chilometri

Tra le migliaia di runner, anche Serena, una delle atlete che alleno, ha vissuto la sua maratona come un vero coronamento. Tutto è iniziato due anni e mezzo fa, proprio a Limone sul Garda, durante una vacanza in cui, ancora convalescente da un infortunio, venne a conoscenza della FILA Lake Garda 42. Da quel momento, quell’evento diventò il suo obiettivo, il simbolo del ritorno alla corsa e del desiderio di rinascita.

L’attesa è stata lunga, ma il weekend del 6 aprile ha ripagato ogni allenamento. Insieme al figlio, iscritto alla LG KIDS, Serena ha vissuto giornate intense, alloggiando a Limone e respirando fin da subito l’atmosfera di un evento internazionale.

In questi anni Serena ha corso diverse maratone, registrando sempre miglioramenti, ma il conto in sospeso con Limone sul Garda era ancora aperto.

La gara vissuta da dentro: emozioni, vento e determinazione

Un percorso incantevole, ma reso impegnativo da Eolo

Domenica mattina, ore 9:00: partenza puntuale da Limone sul Garda. Le condizioni meteo sembrano ideali, ma il vento – che inizialmente accarezza il lago – si trasformerà in un avversario difficile da domare.

Serena affronta con entusiasmo il primo tratto sulla spettacolare ciclopedonale sospesa, tra saliscendi e panorami mozzafiato. Un primo ristoro poco segnalato e il passaggio a Riva del Garda, accolto da un tifo caloroso, segnano i momenti salienti della prima metà.

Ma è da Torbole in poi che la corsa cambia volto: raffiche violente rallentano il passo, la fatica si fa sentire e la concentrazione diventa essenziale. Nonostante tutto, Serena, come tanti altri runner con lei, non molla: affronta con determinazione gli ultimi chilometri fino al traguardo di Malcesine.

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Il traguardo: un sogno che si realizza

3:31:21, 12ª donna assoluta, 3ª di categoria

Il crono finale recita 3 ore, 31 minuti e 21 secondi: un tempo che racconta non solo prestazione, ma soprattutto tenacia, resilienza ed emozione. Serena chiude 12ª assoluta tra le donne e sale sul podio di categoria. Non è il suo personale, ma considerato il vento impossibile, è come se lo fosse. In ogni caso il significato grande di questo traguardo vale tantissimo.

Nel suo racconto di Serena, emergono anche spunti costruttivi sull’organizzazione, come una migliorabile gestione dei ristori, ma a prevalere sono la gratitudine e la gioia di esserci stata, in un evento capace di toccare corde profonde: la rivincita, la condivisione con il figlio, la bellezza di un luogo che ha il potere di trasformare una gara in un’esperienza da ricordare per sempre.

Serena consiglia la Lake Garda 42 a chi cerca scenari unici, sfida personale e confronto internazionale. E noi non possiamo che essere d’accordo.

Conclusioni: una maratona da vivere, non solo da correre

La FILA Lake Garda 42 si conferma come una delle maratone più affascinanti d’Europa, non solo per l’altissimo livello organizzativo e sportivo, ma per la capacità di unire atleti, famiglie, bambini e appassionati in un evento dal respiro internazionale ma dall’anima autentica.

E la storia di Serena è la testimonianza più sincera di quanto questa maratona non sia solo una gara: è una promessa mantenuta, una rinascita e un ricordo destinato a durare nel tempo.