LA STRADA DELLA POESIA E IL SENTIERO DELL’AMORE

Strada della Poesia e sentiero dell'amore Faenza

L’oriolo dei Fichi e le strade che raccontano la vita grazie a Nino Tini

Dove la Romagna si inerpica su colline coperte da vigneti,  nel passaggio tra la zona del Gesso e dello Spungone, una palestra a cielo aperto per ciclisti e runner, ma anche un festival del buon cibo per i tanti agriturismi presenti, domina da mille anni la Torre dell’Oriolo dei Fichi. In realtà la torre visibile oggi è del fine 1400 (e di successive ristrutturazioni), ma la presenza fortificata nella zona ha origini nell’anno 1000.

Sotto lo sguardo della Torre, grazie alle vulcaniche iniziative del “Poeta Contadino” Nino Tini, che purtroppo ci ha lasciato nel gennaio 2018, è facile imbattersi lungo le strade in cartelli appesi ad alberi e filari. Brevi poesie, frasi che sorprendono, ricongiungono con la natura, con i sentimenti più semplici e profondi e rendono il cammino, in un paesaggio che riempie il cuore, unico.

Il percorso di queste strade non fu facile: le poesie appese dal “Poeta Contadino” inizialmente venivano rimosse dalle autorità, ma poi se ne capì il senso e Nino da Oriolo poté far fiorire la Strada della Poesia e il sentiero dell’amore.

Strada della poesia e sentiero dell'amore

La strada della poesia e il sentiero dell’amore

La strada della poesia, circa 6 km, è la strada che corre tra San Mamante (Faenza) verso Castrocaro Terme (FC), un percorso che ha passaggi tra boschi e ampie vedute sulla torre e sui crinali, che poi si allunga salendo fino al Montefortino e al “Piccolo Stelvio”, per poi scendere fino a Terra del Sole e Castrocaro Terme. Percorso a piedi o in bicicletta non potrete non fermarvi ad ogni cartello per leggere le poesie, dovendo anche tenere la vista pronta sugli alberi per non perderne nessuno.

Il sentiero dell’amore, parte dalla Torre dell’Oriolo e percorre un vecchio percorso militare. Un breve giro (potete chiudere il cerchio tornando alla torre tuffandovi nella Strada della Poesia per un totale di 3 km). Dove porre frasi d’amore se non in un luogo che significava tutt’altro?

Le poesie di amore sono di Nino Tini e diverse anche di Bravo Giovanni da Forlì. Entrambi hanno dedicato dei versi anche a Marco Pantani.

Parcheggiando sotto la Torre, per chi non si reca in bicicletta, è possibile iniziare questo viaggio straordinario. Incredibile come già dopo pochi passi senti che dentro di te qualcosa cambia, che sta iniziando un viaggio, dove spalancare tutti i sensi, far scorrere il tempo anche se non ci si rende conto che passi. Percorsi assolutamente non turistici, non costruiti per portar persone, ma creati per celebrare la poesia, la natura, l’amore, che ci passino milioni di persone o nessuno.

E a proposito di percorsi e di viaggi, l’Oriolo dei Fichi è l’arrivo della seconda tappa del Cammino di Dante, cammino che attraversa i sentieri e le vie medievali che univano la Romagna e la Toscana percorse dal Sommo Poeta ai tempi del suo esilio, periodo in cui scrisse la Divina Commedia, unendo Ravenna a Firenze.

percorso dell'amore

Scatti dal percorso dell’amore

Vi consiglio vivamente di visitare questo luoghi, in diverse modalità. Si può correre, si possono affrontare in MTB, si può fare una passeggiata con la famiglia. Vivrete natura, paesaggi, ospitalità, ma soprattutto serenità.

Organizzate una visita giornaliera, godendovi con calma il paesaggio, le parole e perché no poi concedetevi un pranzo in un vicino agriturismo con l’ottima cucina della tradizione romagnola.

poesie percorso dell'amore faenza

Nino Tini – Nino da Oriolo

Nino Tini, una vita da professore di agraria, ha dedicato gli ultimi decenni della sua vita all’agricoltura biologica, insieme alla moglie Biancarosa, nella sua azienda agricola Montepiano. Negli anni novanta portò sulle sue colline la coltivazione dello zafferano. Il suo Sangiovese: spettacolare.

Mangiare a Montepiano da Nino Tini era un’esperienza unica: l’ottima cucina di Biancarosa, Tini che veniva a decantare le sue poesie, senza invadenza. Un pranzo durava una giornata, ti raccontava i suoi progetti per l’azienda agricola, la sua visione della vita e della natura. Mi pare fosse il 2004 quando ho avuto modo di conoscerlo e mi ricordo bene che stava progettando “l’oasi del silenzio” e del solarium per far godere ai viandanti dei panorami delle sue colline. Tini era un riferimento per Oriolo, ma possiamo dire che lo è ancora, con l’eredità che ci ha lasciato. Non solo i percorsi dell’amore e della poesia, ma la sua visione della natura, del futuro, l’esigenza del convivere con la natura. Accoglieva “viandanti” tutto il giorno, ci si poteva fermare anche solo per una merenda o un buon bicchier di vino. Questo non c’è più, ma percorrendo la strada della Poesia e il sentiero dell’amore, lo percepirete.

chiesa di oriolo dei fichi

La chiesa di Oriolo e l’addio a Nino

Le parole di Nino Tini, tratte dal Resto del Carlino in un’intervista del 2010, in cui si racconta: <<Sono un contadino di antico pelo, ho la fortuna di leggere nel libro della natura. Mio padre mi iniziò con semplicità alla lettura della vita al mattino; all’alba interpreto la vita del giorno>>.

Grazie Nino per quello che ci hai lasciato. Le tue strade saranno sempre un luogo dove trovare serenità.

Simone

Runner 451

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Simone Cellini

Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico

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