Kiptum per 16 secondi non batte il record del mondo di Kipchoge in Maratona: confrontiamo le due prestazioni

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Kelvin Kiptum trionfa nella Maratona di Londra: analisi delle prestazioni rispetto a Eliud Kipchoge

Kelvin Kiptum, connazionale del campione Eliud Kipchoge, ha ottenuto una straordinaria vittoria nella Maratona di Londra, con il tempo di 2h01’25”. Confrontiamo le sue prestazioni con quelle del detentore del record mondiale, Eliud Kipchoge, durante la Maratona di Berlino del 2022.

Premessa sull’analisi

Il confronto è tra due andamenti gara svolto su percorsi diversi, giorni diversi con meteo diversi, con avversari diversi (probabilmente fossero nella stessa gara il tempo finale sarebbe più alto, per una strategia più accorta di entrambi), deve essere quindi preso con tutti i se del caso.

L’andamento delle due maratone split per split

Kiptum ha iniziato la gara in modo più accorto rispetto a quello che ha fatto Kipchoge. Se da un lato la differenza registrata nei primi 5 km è, casualmente, la stessa del tempo finale, cioè di 16 secondi (nei primi 5 km 14:30 Kiptum contro 14:14 Kipchoge) dall’altro ha permesso al vincitore di Londra, come vedremo, di registrare una seconda parte di gara stratosferica, sotto l’ora!

Kiptum prima della gara aveva dichiarato che non avrebbe fatto il record del mondo, ma pensando alla sua età di 24 anni, al fatto che fosse alla seconda maratona (esordio a Valencia in 2h01’53” nel dicembre 2022), fa indurre che possiamo metterci comodi per vederlo abbattere prima il record del mondo e poi chissà, se non a togliere quel “2” davanti. Ciò non toglie nulla a Kipchoge, che resta e resterà uno dei campioni di maratona più forte di tutti i tempi.

Nella prima parte Kiptum ha “passeggiato”

Al decimo chilometro, Kiptum era indietro di 49 secondi rispetto a Kipchoge. Questo trend è continuato fino al chilometro 20, dove il divario con il detentore del record mondiale è salito a un minuto e 46 secondi. Significa che a 22,195 km dalla fine della gara c’erano 106 secondi di differenza, alla fine saranno solo 16.

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Kiptum stratosferico nella seconda parte di gara

Kiptum nella seconda parte ha cambiato marcia, staccando il gruppo, ha iniziato a segnare tempi incredibili. Tra il 20° e il 25° chilometro, il suo split di 14:22 è stato solo un secondo più veloce di quello di Kipchoge,  tra il 25° e il 30° chilometro, ha recuperato altri due secondi record del mondo.

Dove spesso c’è il rischio di andare in crisi Kiptum ha fatto la differenza. Al 30° km ha veramente stupito il mondo.

Tra il 30° e il 35° chilometro, Kiptum ha ottenuto un tempo di 13:49, 41 secondi più veloce di quello di Kipchoge nello stesso punto della gara. Per essere chiari, 2’45” a km per 5 km. Non si è fermato e dal 36° al 40° ha “rallentato” girando a 2’47” a km (14’01”), recuperando altri 42 secondi da Kipchoge. Infine negli ultimi 2,195 metri ha registrato un tempo di 6 minuti e 12 secondi, a 2’49”, recuperando “solo” altri 4 secondi.

Tutto questo lo ha portato a 16 secondi dal record mondiale, ma con una mezza maratona nella seconda parte in meno di un’ora, che può far pensare all’uomo nella maratona sotto le due ore.

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Una mezza maratona incredibile come seconda parte della maratona

Il tempo di Kiptum nella seconda metà della gara è stato il più veloce mai visto in una maratona, con un tempo di 59:45. Per dare un’idea il recordo italiano di mezza maratona, di Yeman Crippa è di 59’26”, senza correre altri 21,097 km prima.

Chissà se potremo vedere Kiptum in percorsi come Berlino o magari un suo ritorno a Valencia, più veloci di Londra. Non è garanzia di nulla, ogni gara la ha sua storia, l’unica garanzia che abbiamo noi spettatori è il divertimento, lo spettacolo e non sarebbe male vedere i due campioni sfidarsi a Parigi, il 10 agosto 2024, per la Maratona che conta di più, quella Olimpica.

Simone Cellini

Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico

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