IL PASSATORE: 100 KM PER SENTIRSI EROI
100 KM DEL PASSATORE
Però il Passatore è, al di là della competizione e di chi si gioca il podio, una gara con se stessi e, badate bene, non contro se stessi. Una gara dove rimanere in gruppo è utile, dove avere qualcuno che pedala vicino a te può essere d’aiuto, ma dove ad un certo punto si è da soli, una gara capace di farti capire tanto di te stesso. Una gara che per molti inizia di giorno, con il sole, con il caldo, e che poi si tuffa nella notte, nell’umidità, nelle luci artificiali dei lampioni e per alcuni finisce dopo una nuova alba. Una gara in cui provi ad immaginare l’arrivo di Piazza del Popolo, quella Piazza che sei andato a visionare nelle giornate precedenti per imprimere forte nella mente l’obiettivo e che durante i km idealizzi, cambi, come quando la mattina provi a ricordare un sogno e non sai più se alcuni particolari sono tue rielaborazioni o sono quello che hai sentito davvero.
C’è chi si prepara al Passatore con una preparazione sommaria e la finisce bene. C’è chi si allena curando ogni particolare e si ritira, perchè non si corre solo con le gambe, ma anche con la testa. Ricordatevi che è una sfida, ma anche una festa, nessuno vi giudica e nel caso falliste avrete imparato qualcosa per la prossima volta. In ogni caso preparatevi al meglio!
Il Percorso del Passatore
Si parte dalla storia, da Piazza della Signoria, si sale verso Fiesole e Vetta delle Croci, le pendenze sono impegnative, ma ancora si è freschi, poi si scende verso Borgo San Lorenzo, siamo ad un terzo della gara, ma la gara no non è ancora davvero iniziata. Qui si inizia a salire verso La Colla. Sì l’ho detto, il problema è la discesa, ma l’impegno muscolare della salita è importante. Alimentarsi, godersi il paesaggio, non avere fretta e mantenere un ritmo costante. Se siete alla prima esperienza (ma anche alla decima) ricordate che camminare non è vietato. Ecco La Colla, poi si scende, prima con pendenze importanti, poi in modo sempre più dolce. Marradi, mancano ancora 35 km. Questo è un punto importante. La nostra testa deve essere in grado di coniugare due pensieri: sono stato bravo, ho già fatto 65 km, sono a due terzi della gara, ma attenzione ne mancano ancora 35 di km. Quei 35 km che sono la classica distanza in cui si rischia di sbattere contro il muro nelle Maratone. Qui viene fuori l’allenamento, i molti lunghi fatti, anche i doppi lunghi fatti in due giorni consecutivi, gli allenamenti ad un ritmo tra il lento e il medio per migliorare la potenza lipidica. Qui viene fuori quanto è stato importante alimentarsi e dissetarsi per tutta la gara. Qui inizia la gara e qui siamo soli, nessuno sente come stiamo, qui inizia la gara con se stessi. Bisogna ragionare passo per passo, pensare che ce la possiamo fare, la testa non è tutto, ma è davvero molto.
L’ORO CHE LA 100
L’ORO CHE LA 100 LA SOGNANO DA ANNI E ALLA FINE L’HAN CHIUSA
L’ORO CHE LA 100 CI HAN PROVATO, ANCHE PIU’ VOLTE E ANCORA NON L’HAN CHIUSA, MA L’ORO CHE FALLISCONO SOLO CHI CI PROVA
L’ORO CHE VINCERLA 12 VOLTE SONO TANTE, SARANNO TUTTE?
L’ORO CHE VINCONO SEMPRE LORO, L’ORO, BRAVI L’ORO
L’ORO CHE STARE SULLE GAMBE QUASI 20 ORE FORSE E’ PIU’ DIFFICILE CHE VINCERE L’ORO
L’ORO CHE SE CAMMINO SONO SEMPRE 100 E VALGANO LO STESSO
L’ORO CHE UNA FOTO OGNI 10 KM CHE NON ME LO VOGLIO SCORDARE PIU’
L’ORO CHE SFIDO L’AMICO
L’ORO CHE SFIDO ME STESSO
L’ORO CHE ANCHE SE STRISCIO PER 99 KM GLI ULTIMI 50 METRI A BRACCIA ALZATE
L’ORO CHE PARTO COL SOLE, VIVO LA NOTTE ED E’ DI NUOVO LUCE
L’ORO CHE LA DISCESA NON E’ CERTO LA SALITA, E’ PURE PEGGIO
L’ORO CHE A PIU’ DI 90 ANNI HO UNA VITA DAVANTI, MA SICURO UN’ALTRA CENTO DIETRO
L’ORO CHE ADESSO HAN L’ORO PERCHE’ FAN PARTE DEI L’ORO
L’ORO CHE CHI ME LO HA FATTO FARE E ORA ASPETTANO CHE SI RIAPRONO L’ISCRIZIONI PER L’ORO
L’ORO CHE NON HAN RISPETTATO LE REGOLE, A LORO L’ORO NO
L’ORO CHE HANNO ASPETTATO ALL’ARRIVO LE ORE PER L’ORO
L’ORO CHE SPERIAMO DI ESSERE TUTTI L’ORO
A TUTTI L’ORO, L’ORO.
RUNNER451
Simone Cellini
Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico
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