L’80% dei runner soffre o ha sofferto di problemi di stomaco e intestino
Se questo articolo ti è utile, non dimenticare di mettere like al video e iscriverti al nostro canale YouTube
Ascolta il podcast completo su Spotify per approfondire il tema con gli esperti di Corso e Mangiato
La corsa e l’intestino
Il problema nascosto dei runner
C’è un argomento di cui i runner parlano poco volentieri, eppure riguarda quasi tutti noi. I numeri parlano chiaro: l’80% dei runner ha sperimentato problemi gastrointestinali durante la corsa. Nausea, vomito, scariche improvvise, dolori addominali – sensazioni fin troppo familiari per chi ama correre. Come sottolinea Nicolas nel podcast: “Sono numeri altissimi, una statistica impressionante che ci fa capire quanto veramente la strategia di alimentazione e di integrazione, non solo durante la gara ma anche nei contorni della gara, possa influenzare la prestazione sulle lunghe distanze.”
Il meccanismo dietro il problema
La questione del flusso sanguigno
Ma perché succede? La risposta sta nel modo in cui il nostro corpo gestisce le risorse durante la corsa. “Quando facciamo sport non arriva sangue allo stomaco, all’intestino, ne arriva pochissimo perché il sangue è tutto coinvolto nella contrazione dei muscoli,” spiega il nostro esperto. “E questo rende ovviamente problematico mangiare mentre facciamo sport.”
L’anello debole della catena
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è lo stomaco il protagonista di questi problemi, ma l’intestino. “L’anello debole non è tanto lo stomaco, cioè non è tanto la capacità dello stomaco di svuotarsi,” ci viene spiegato nel podcast. “L’anello debole è l’assorbimento da parte dell’intestino – come dire, l’intestino una volta che riceve tutto quello che lo stomaco gli dà, non riesce a farci niente.”
La soluzione: allenarsi anche a mangiare
Il concetto di “gat training”
La buona notizia è che possiamo fare qualcosa per migliorare la situazione. “Ci vuole l’allenatore anche per l’intestino,” scherza uno dei nostri host, introducendo il concetto di “gat training”. È un processo che richiede tempo e pazienza – parliamo di 7-8 mesi, proprio come per preparare una gara importante. “Sulla preparazione di gare lunghe, in studio con le persone che seguo parliamo praticamente solo di come evitare i problemi gastrointestinali in gara.”
L’approccio graduale
Il segreto sta nella gradualità. “Partiamo magari mangiando un gel ogni 45 minuti…questo dà la possibilità al mio corpo di abituarsi piano piano. Piano piano il mio consiglio è proprio quello di ogni settimana provare ad abbassare questo tempo.” È un percorso che richiede costanza: non basta farlo solo nei lunghi del fine settimana, ma va integrato in tutti gli allenamenti significativi.
Le differenze tra gli sport
Corsa vs ciclismo
È interessante notare come questi problemi siano più comuni nella corsa rispetto ad altri sport come il ciclismo. Come nota uno dei nostri host: “In bicicletta mi potrei mangiare anche tranquillamente un panino col salame che starei benissimo. Quando corro il gel mi salva la vita, però allo stesso tempo mi rendo conto che quando sono abbastanza stanco dalla corsa non ho tutta sta voglia di mangiare.”
Il ruolo delle abitudini quotidiane
L’impatto dell’alimentazione giornaliera
Ma non è solo quello che facciamo durante la corsa a influenzare questi problemi. Anche le nostre abitudini quotidiane giocano un ruolo importante. “La corsa aumenta la mobilità dell’intestino,” ci viene spiegato. “Se utilizzo degli alimenti che mi favoriscono la mobilità intestinale, chiaro che quando sto correndo potrei risentirne.”
Consigli pratici
L’importanza della routine
La lezione è chiara: la chiave sta nella routine. Come consiglia il nostro esperto: “Facciamoci una routine prima degli allenamenti e portiamo la stessa identica routine in gara. Se non avremo problemi in allenamento, non vedo perché dovremmo averli in gara.”
Il percorso verso il miglioramento
Non esiste una soluzione universale, ma con pazienza e metodo possiamo trovare il nostro equilibrio. Iniziare l’allenamento intestinale con largo anticipo, procedere gradualmente e ascoltare i segnali del proprio corpo sono i primi passi verso una corsa più confortevole e performante.
Questo articolo è basato sul podcast “Corso&Mangiato”, dove running e nutrizione si incontrano per ottimizzare le tue performance. Non dimenticare di utilizzare il codice sconto runner-451 per uno sconto del 30% sui prodotti MTBNESS su hhttps://www.mtbness.it
Simone Cellini
Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico
#Runner451 #Runnerconsapevoliefelici