Agopuntura e Running

L’agopuntura è una tecnica terapeutica sempre più utilizzata nel mondo occidentale, i benefici positivi per i runner e gli sportivi sono diversi, in questo articolo faremo un po’ di chiarezza.

Cos’è l’agopuntura?

È una tecnica terapeutica, nata in Cina più di 2000 anni fa, che consiste nella infissione di sottilissimi aghi sterili monouso in determinati punti cutanei e nella stimolazione delle zone interessate da una specifica patologia.

L’agopuntura agisce attivando numerosi meccanismi nervosi e bioumorali, stimola la secrezione di endorfine che favorendo l’azione antidolorifica ed incrementa i livelli di cortisolo favorendo l’effetto antiinfiammatorio. ‘L’agopuntura ha inoltre effetto immunomodulatore, antidepressivo ed ansiolitico.

L’agopuntura è sempre più riconosciuta dalla medicina tradizionale:

• 1979 OMS riconosce l’efficacia dell’Agopuntura in 43 malattie
• 1997 National Institute of Healt pubblica un Consensus Statement sugli studi di efficacia
• 2003 WHO Consultation pubblica la relazione ufficiale sull’efficacia dell’agopuntura da studi clinici controllati

Agopuntura – Le principali indicazioni terapeutiche

L’agopuntura ha un effetto terapeutico su molte patologie sia in acuto che in cronico. Vediamole insieme e tra queste sarà facile individuarne diverse che colpiscono i runner.

• Patologie osteoarticolari e reumatologiche: lombalgia e lombosciatalgia, cervicalgia e cervicobrachialgia, epicondiliti, contratture muscolari, tendiniti.
• Patologie neurologiche: emicranie, nevralgia del trigemino, esiti post-ictus, Herpes Zoster.
• Patologie ginecologiche: irregolarità mestruali, amenorrea, dismenorrea, nausea e vomito in gravidanza.
• Patologie allergologiche
• Patologie dermatologiche: dermatiti, acne, psoriasi
• Patologie pneumologiche: asma, rinite.

Agopuntura e sport

È ben noto che il principale utilizzo dell’Agopuntura è nel dolore osteoarticolare acuto e cronico. Nonostante la letteratura internazionale si presenti ancora disomogenea nel valutarne gli effetti rispetto ai trattamenti tradizionali, con grosse limitazioni soprattutto metodologiche legate al tipo di placebo utilizzato, la pratica clinica dimostra una straordinaria efficacia e l’assenza totale di effetti collaterali ne incoraggia l’uso.

In particolare l’agopuntura si sta sviluppando sempre di più per trattare patologie di diretto ambito sportivo agonistico e non.

I principali settori di utilizzo di sono la traumatologia, il sovraccarico cronico distrettuale, il recupero, il potenziamento muscolare e il trattamento di alcune condizioni di medicina generale che influiscono sul rendimento sportivo in gara o sulla capacità di allenamento come l’insonnia, la nausea, i disturbi gastrointestinali.

Questa tecnica terapeutica è molto importante nel traumatismo cronico legato alla ripetitività dei movimenti specifici di ciascuno sport (fasciti plantari, epicondilite o epitrocleite, sindrome patello femorale o traumatologia ripetuta di alcuni distretti articolari). L’agopuntura consente infatti, oltre al trattamento del dolore e dello stato infiammatorio, l’attivazione di meccanismi di correzione posturale che ottimizzano il gesto atletico. Laddove infatti si produca un sovraccarico cronico di alcuni distretti è spesso sufficiente diminuire la tensione muscolare a livello di zone già sollecitate al massimo dall’attività sportiva per migliorare il sintomo e il recupero.

L’agopuntura è molto utile soprattutto nella traumatologia sportiva di lieve entità dove una piccola lesione può compromettere la prestazione atletica o l’allenamento. Rispetto ad una terapia antalgica o antidolorifica tradizionale non pone il problema del mascheramento del dolore, spesso unica spia della progressione della lesione tissutale, infatti è in grado di modulare il dolore in maniera fisiologica. Non essendo una tecnica anestetica favorisce il rilassamento muscolare, elimina la contrattura antalgica e migliora la perfusione tissutale. Nella traumatologia sportiva maggiore invece l’agopuntura consente un miglior decorso post operatorio e del percorso di recupero fisioterapico.

L’agopuntura consente di migliorare molte fasi dell’allenamento e di migliorare la resistenza alla fatica e allo stress ossidativo. Interviene anche bilanciando l’attività del sistema nervoso autonomo migliorando la risposta psicologica e fisica allo stress.  

Agopuntura – Vantaggi e limiti

Con l’agopuntura possiamo trattare patologie togliendo o riducendo l’effetto tossico e alcuni effetti collaterali dei farmaci. Pensiamo poi a condizioni in cui non è nemmeno possibile prendere farmaci, ad esempio per donne in gravidanza, in caso di allergia a farmaci oppure in caso di patologie croniche in cui si è già abusato di farmaci.

Ovviamente non è possibile trattare tutto con l’agopuntura, ci sono alcuni limiti, ad esempio malattie di pertinenza chirurgia o infettiva.

Agopuntura fa male? Come funziona un seduta di agopuntura

Si inizia con un’attenta anamnesi dettagliata del paziente compreso lo stile di vita e le abitudini, si valutano se presenti analisi ed esami strumentali.

La terapia, che può essere praticata solo da Medico Chirurgo regolarmente iscritto ad Ordine professionale, consiste nell’infissione di aghi in specifici punti dell’organismo, in media si usano sui 15-25 aghi a seduta a seconda del paziente e del tipo di patologia da trattare, la durata media della seduta è di 20-30 minuti. Il numero delle sedute è variabile e dipende dalla risposta specifica del paziente, dal tipo di patologia e dalla tempistica d’insorgenza.

L’inserzione dell’ago non è dolorosa, a volte, in alcuni punti viene riferito un leggero fastidio durante l’inserimento ma mai dolore, inoltre, spesso durante la seduta il paziente si addormenta perché favorisce un notevole rilassamento.

Dott. Angela Ramacieri

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