Come correre in zona 2 e come allenarti con le diverse zone

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Insieme a Simone Cellini e Nicolas Cicognani, in questa sesta puntata del video podcast CORSO&MANGIATO esploriamo il mondo della corsa in zona 2 e come strutturare gli allenamenti con intensità diverse. In questo episodio scopriremo perché non è sempre necessario spingere al massimo e come la corsa lenta – la cosiddetta zona 2 – possa essere il segreto per migliorare la resistenza, prevenire infortuni e ottimizzare la performance in gara.

Perché correre in zona 2 è fondamentale

La zona 2, intesa come corsa lenta o fondo lento, è molto più di un semplice allenamento di recupero: è un vero e proprio pilastro per chi vuole costruire una solida base aerobica. In questo episodio si spiega come correre in zona 2 non significhi rinunciare alla velocità, ma piuttosto imparare a lavorare a ritmi che permettano al corpo di utilizzare al meglio i grassi come carburante, migliorando l’efficienza metabolica. Anche se può sembrare meno “esaltante” rispetto agli allenamenti ad alta intensità, mantenere sessioni di corsa a bassa intensità ha dimostrato di ridurre il rischio di infortuni e di favorire un recupero più rapido, preparando il terreno per le sessioni più impegnative.


Distribuire i carichi: polarizzato, piramidale e strategie personalizzate

Durante l’episodio si affronta il tema della distribuzione degli allenamenti, illustrando come esistano diversi modelli per organizzare i carichi di lavoro.
Ad esempio, il modello polarizzato prevede una grande percentuale di allenamenti a bassa intensità (come la zona 2), integrate da alcune sessioni ad alta intensità. In alternativa, il modello piramidale suggerisce una distribuzione più equilibrata con una progressione che può variare a seconda dei volumi settimanali e della capacità di recupero individuale.

Il podcast offre spunti pratici su come adattare questi modelli in base al volume di allenamento – che tu corra tre o quattro volte a settimana, o se ti alleni per volumi maggiori – e come un corretto bilanciamento dei carichi, unito a una buona conoscenza delle proprie zone di intensità, possa fare la differenza per ottenere risultati migliori in gara.

L’equilibrio tra allenamento e nutrizione: consigli per il recupero

Un altro aspetto centrale della puntata riguarda l’importanza di integrare la corsa in zona 2 con una corretta alimentazione e strategie di recupero mirate. Nicolas Cicognani, insieme a Simone Cellini, ci spiega come l’equilibrio tra alimentazione e integrazione sia cruciale per supportare gli allenamenti e favorire un recupero ottimale.

Tra i vari consigli, viene presentata la ricetta del Bullet Coffee: un pre-workout che, grazie all’aggiunta di burro e olio di cocco – fonti di grassi a catena media facilmente assorbibili – aiuta a stimolare l’utilizzo dei grassi durante l’allenamento. Questo semplice rituale può non solo aumentare l’energia, ma anche migliorare la capacità del metabolismo di utilizzare le riserve di grasso, contribuendo a mantenere stabile la frequenza cardiaca durante gli allenamenti in zona 2.


Conclusioni: allenarsi con intensità diverse per correre meglio

In questa puntata abbiamo toccato numerosi aspetti fondamentali per comprendere come correre in zona 2 e come strutturare allenamenti che includano intensità diverse. La chiave è imparare a conoscere il proprio corpo, bilanciare i carichi di lavoro e integrare correttamente alimentazione e recupero. Che tu stia lavorando sulla resistenza aerobica o cercando di affinare la tua capacità di recupero, il segreto sta nel trovare l’equilibrio giusto per te, sfruttando i benefici della corsa lenta senza rinunciare agli stimoli ad alta intensità.

Per ulteriori approfondimenti, consigli pratici e testimonianze personali, non perderti questa sesta puntata di CORSO&MANGIATO. Lascia un commento con la tua esperienza e condividi i tuoi dubbi: la community di runner451.it è qui per crescere insieme!


Simone Cellini

Creatore di Runner 451, allenatore running, laureato in Scienze motorie, laureato magistrale in scienze politiche – sociologia, Master EMBA, preparatore atletico

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